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Vuoi scoprire come portare Benessere sul posto di lavoro?

Il benessere sul posto di lavoro sembra essere il tema del momento, ma è soprattutto un obiettivo, che può aiutare le persone a stare meglio e le aziende a prosperare nel presente e nel futuro.

 

Perché quando il benessere sul posto di lavoro manca, i lavoratori possono soffrire fisicamente, mentalmente ed emozionalmente, diminuendo così le proprie performance, ma anche abbassando i livelli di creatività e di problem solving.

Questo può portare conseguenze negative all’azienda, sia in termini di efficienza che di produttività, ma anche di retention dei talenti, ovvero il rischio che i lavoratori scelgano di guardarsi intorno, preferendo posti di lavoro più orientati al benessere della persona.

Il fenomeno delle Grandi Dimissioni ne è un chiaro esempio, perché sempre più lavoratori, soprattutto qualificati, hanno cominciato a dare la priorità alla propria salute, anche con scelte radicali quali lasciare il posto di lavoro se insoddisfatti delle condizioni e dei modi operativi.

Ogni azienda è unica, con le sue dinamiche e i suoi punti di forza, ma tutte hanno la possibilità di migliorare le condizioni di lavoro attuali, per favorire il benessere di chi ci lavora, con semplici interventi come quello descritto in questo articolo.

Lo stress è un problema per quasi la metà dei manager europei

La società Great place to work® opera nella consulenza internazionale e, in 30 anni di attività, ha raccolto le opinioni di 100 milioni di lavoratori a livello globale.

In uno dei suoi studi “Stress e benessere al lavoro: una prospettiva europea”, la società ha riportato che lo stress correlato al lavoro oggi giorno è molto comune e produce conseguenze negative sia sulle persone che sulle stesse organizzazioni.

Molte delle persone intervistate hanno dichiarato di sperimentare stress e ripercussioni negative sulla propria vita, dove i maggiori fattori scatenanti sono la pressione per ottenere risultati e gli orari di lavoro prolungati.

Secondo la ricerca, che ha coinvolto 900 organizzazioni europee, il 47% dei manager considera lo stress un problema fondamentale mentre il 65% ha dichiarato che il benessere e la salute sono una priorità strategica.

I livelli di stress più alti sono stati rilevati in Svizzera 72%, Austria 68%, Grecia 58% e Germania 58%. I paesi che danno la priorità alla salute e al benessere nel posto di lavoro sono la Francia 84%, la Svezia 82% e Paesi Bassi 72%. E l’Italia? Nella ricerca l’Italia è un paese che da scarsa priorità al benessere.

La parola stress è considerata un termine ‘ombrello’, ovvero generico, perché racchiude sotto di esso una molteplicità di significati diversi.

Cos’è realmente lo stress?

Cambiamento, incertezza, conflitti, carichi di responsabilità, relazioni complicate, o pendolarismo orari di lavoro prolungati e scadenze pressanti sono tutte cause dello stress sul posto di lavoro.

A queste cause, che possono essere variabili da azienda ad azienda, se ne aggiungono altre perfettamente inquadrate, quali l’insicurezza legata all’occupazione, lo sforzo correlato al ruolo, lo sforzo interpersonale che deriva da conflitti di personalità e stile della leadership e infine il cosiddetto sforzo fisico, ovvero le condizioni di lavoro che comprendono temperatura, illuminazione e allestimento del workplace.

La risposta fisiologica allo stress viene gestita dal sistema nervoso autonomo e dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e provoca accelerazione della frequenza cardiaca, aumento del flusso sanguigno al cervello, aumento della glicemia e conseguente rilascio di cortisolo e adrenalina, i cosiddetti ormoni dello stress.

La reazione allo stress produce una diminuzione del flusso salivare, i vasi sanguigni cutanei si restringono, così la persona prova brividi e sudorazione accentuata, il battito del cuore diventa più forte e rapido, le pupille si dilatano, il movimento intestinale del cibo rallenta e la respirazione diventa difficile da gestire.

Ne risentono i muscoli, che diventano tesi e possono anche tremare, nonché i vasi sanguigni, perché la pressione arteriosa aumenta a causa della dilatazione dei vasi principali.

Le conseguenze dello stress sono terribili.

Soprattutto a lungo tempo, perché quando lo stress diventa cronico l’attivazione eccessiva a lungo termine può generare malattie mentali, coronaropatia e anche diabete.

Queste sono le cause e i maggiori rischi che la persona corre quando è sottoposta a stress nel posto di lavoro, ma questo può portare anche a gravi conseguenze economiche, produttive e organizzative all’interno dell’azienda.

Uno studio effettuato da Eu-Osha ha rivelato che il costo delle malattie mentali in Europa ammonta a 240 miliardi di euro all’anno. Di questi, 136 miliardi di euro rappresentano il costo della diminuzione della produttività, compreso il congedo per malattia, mentre 104 miliardi di euro sono riconducibili ai costi diretti ovvero ai trattamenti medici.

Le aziende soffrono la perdita di produttività dovuta sia all’assenteismo che ai rallentamenti e al malfunzionamento dell’organizzazione a seguito dei problemi di salute dei propri lavoratori.

Ecco perché è importante, lungimirante e proficuo riconoscere il valore di misure di intervento che possono gestire e ridurre lo stress, nonché promuovere il benessere in azienda, per prevenire burnout e anche altri problemi di salute.

La cultura del benessere sul posto di lavoro essere aiuta quindi l’azienda e aiuta i lavoratori a migliorare le proprie vite e merita di essere intesa in senso olistico.

Chiede di intervenire con scelte puntuali per aumentare il benessere di chi lavora, per favorire le relazioni, promuovere l’equilibrio fra vita privata e lavoro e rispettare la salute fisica e mentale delle persone.

Quindi: cosa può fare l’azienda per promuovere il benessere dei lavoratori iniziando anche da piccole e semplici pratiche che migliorano il workplace nella quotidianità?

 La risposta è nella suonoterapia.

La suonoterapia e il benessere sul posto di lavoro

Da sempre le persone ricercano e ascoltano spontaneamente suoni e musica che fanno stare bene, che rilassano e che ricaricano. Succede perché il legame con il suono e originario in ogni essere umano.

Scegliere di trasmettere suoni specifici nel posto di lavoro, che si tratti di uffici o di luoghi produttivi, aiuta le persone a stare meglio in modo immediato, riportando lo stato energetico in una situazione di equilibrio.

La suonoterapia vibrazionale è una pratica antichissima che si basa sull’utilizzo dei suoni e delle frequenze sonoro vibrazionali, allo scopo di dare benessere, sciogliere i blocchi psichici ed emotivi e donare equilibrio e sistemi energetici.

Questa scelta aiuta i lavoratori a pacificare la mente, generando una situazione di calma e di ordine, portando un posto di lavoro ad essere più armonico ed equilibrato nel complesso.

I suoni trasmessi placano, infatti, emozioni difficili quali la rabbia, il risentimento, la tensione, la tristezza, aiutando i lavoratori a ritrovare la lucidità di pensiero necessaria per instaurare relazioni equilibrate con i colleghi.

Di conseguenza, la suonoterapia aiuta a prevenire lo stress correlato al lavoro, rende la giornata lavorativa più leggera ma allo stesso tempo proficua, perché i suoni favoriscono la concentrazione e la produttività in termini generali.

Soprattutto oggi, in uno scenario in cui il lavoro ibrido è entrato a far parte della quotidianità, l’ufficio e il posto di lavoro in generale chiedono di essere attraenti, accoglienti, pensati per favorire il lavoro e i lavoratori.

Sono molti gli studi che hanno evidenziato la natura dell’ufficio del domani, un luogo fisico che tiene conto delle necessità delle persone e contiene fattori propedeutici al benessere fisico, mentale ed emozionale.

In questo contesto la suonoterapia assume un valore molto interessante, perché rende più attraente il posto di lavoro agli occhi delle persone, le aiuta a stare bene sia dal punto di vista fisico che emotivo, dando vita a relazioni più pacifiche e, di conseguenza, a migliori interazioni.

Ne beneficia l’azienda nel suo complesso che può ridurre i fattori stressanti che sono causa di mancata produttività, assenteismo, e problemi generali, trasformando uffici e siti produttivi in luoghi illuminati e conformi alle ultime richieste del mondo del lavoro.

Vuoi scoprire come portare la suonoterapia nella tua azienda?

Il modo più semplice ed efficace per farlo è attraverso i suoni generati con il Monocorda®.

Il Monocorda® è una mia creazione, realizzata con 36 corde nella versione più grande o 26 in quella più piccola, che produce innumerevoli armonici.

Il suono prodotto porta chi lo impiega e chi lo ascolta in una dimensione ‘altra’, apre le porte all’equilibrio originario e aiuta il corpo e la mente a calmarsi istantaneamente.

Attraverso l’enorme sviluppo di armonici, il Monocorda® è il migliore strumento per raggiungere questi traguardi, anche perché può essere accordato in modo da creare innumerevoli suoni adatti al rilassamento.

Inoltre, uno dei più grandi punti di forza del Monocorda® (e una sua unicità), è il fatto che grazie ai suoni prodotti, la persona che ascolta entra in una dimensione ‘altra’, dove la mente con il suo chiacchiericcio viene bypassata.

Questo ‘salto’ permette di ritrovare l’equilibrio mentale originario, che parla la lingua della pace interiore, della calma e dell’armonia.

Per migliorare, pacificare e stimolare positivamente l’ambiente di lavoro ho preparato delle tracce sonore specifiche, realizzate con il Monocorda® che possono essere diffuse nell’ambiente di lavoro in loop, ovvero in continuazione, sia a volume ascoltabile che con il volume azzerato (l’effetto sarà lo stesso).

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